domenica 16 febbraio 2014

15minuti con Gesù

 



L' autore è Sant'Antoine Maria Claret. (1870 ) Arcivescovo di Santiago del Cile. Fondò la società missionaria dei figli del Cuore Immacolato di Maria. P. Antoine diice che è Gesù che si rivolge ad ogni anima. 

Voce di Gesù: 

Non è necessario, figlio mio, sapere molto per farmi piacere. 

Basta che tu abbia fede e che mi ami con fervore. 

Se vuoi farmi piacere ancora di più, confida in Me di più, se vuoi farmi piacere immensamente, confida in Me immensamente. 

Allora parlami come parleresti con il più intimo dei tuoi amici, come parleresti con tua madre o tuo fratello. 

Vuoi farmi una supplica in favore di qualcuno? 

Dimmi il suo nome, sia quello dei tuoi genitori, dei tuoi fratelli o amici, o di qualche persona a te raccomandata 

Dimmi subito cosa vuoi che faccia adesso per loro, 

L’ho promesso: “chiedete e vi sarà dato. Chi chiede ottiene”. 

Chiedi molto, molto. Non esitare nel chiedere. Ma chiedi con fede perché Io ho dato la Mia Parola : “Se aveste fede quanto un granellino di senape potreste dire al monte: levati e gettati nel mare ed esso ascolterebbe. Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato”. 

Mi piacciono i cuori generosi che in certi momenti sono capaci di dimenticare se stessi per pensare alla necessità degli altri. Così fece Mia Madre a Cana in favore degli sposi quando nella festa dello sposalizio è venuto a mancare il vino. Mi chiese un miracolo e l’ottenne. Così fece anche quella donna Cananea che mi chiese di liberare la figlia dal demonio, ed ottenne questa grazia specialissima. 

Parlami dunque, con la semplicità dei poveri, di chi vuoi consolare, dei malati che vedi soffrire, dei traviati che vorresti tornassero sulla retta via, degli amici che si sono allontanati e che vorresti vedere ancora accanto a te, dei matrimoni disuniti per i quali vorresti la pace. 

Ricorda Marta e Maria quando mi supplicarono per il fratello Lazzaro ed ottennero la sua risurrezione. Ricorda Santa Monica che, dopo avermi pregato durante trent’anni per la conversione del figlio, grande peccatore, ottenne la sua conversione e diventò il grande Sant’Agostino. Non dimenticare Tobia e sua moglie che con le loro preghiere ottennero fosse loro inviato l’Arcangelo Raffaele per difendere il figlio in viaggio, liberandolo dai pericoli e dal demonio, per poi farlo ritornare ricco e felice affianco dei suoi familiari. 

Dimmi anche una sola parola per molte persone, ma che sia una parola d’amico, una parola del cuore e fervente. Ricordami che ho promesso : “Tutto è possibile per chi crede. Il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano! Tutto quello che chiederete al Padre nel Mio Nome, ve lo concederà”. 

E per te hai bisogno di qualche grazia? 

Se vuoi farmi una lista delle tue necessità e vieni a leggerle in mia presenza; ricorda il caso del mio servo Salomone, mi chiese la saggezza e gli fu concessa in abbondanza. Non dimenticare Giuditta che implorò grande coraggio e l’ottenne. Tieni presente Giacobbe che mi chiese prosperità (promettendomi di dare in opere buone la decima parte di quanto avesse avuto) e gli fu concesso molto, generosamente, tutto quello che desiderava e ancor di più. Sara mi pregò ed io allontanai il demonio che la tormentava. Magdalena pregò con fede e la liberai dalle brutte abitudini. Zaccheo con la preghiera si liberò dal dannoso attaccamento al denaro e si trasformò in un uomo generoso. E tu… cosa vuoi che ti conceda? 

Dimmi sinceramente se sei orgoglioso, se ami la sensualità e la pigrizia. Che sei egoista, incostante. Che trascuri i tuoi doveri. Che giudichi severamente il tuo prossimo, dimenticando la mia proibizione : “non giudicate per non essere giudicati; non condannate e non sarete condannati”. 

Dimmi se parli senza carità degli altri. Che ti preoccupi di più di quello che pensano gli altri di te che di quello che “pensa Dio”. Che ti lasci dominare dalla tristezza e dal malumore. Che rifiuti la tua vita, la tua povertà, i tuoi mali, il tuo lavoro, il modo come ti trattano, dimenticando quello che dice il Libro Santo : “ Dio dispone tutte le cose per il bene di quelli che lo amano”. 

Dimmi se hai l’abitudine di dire bugie, che non domini il tuo sguardo né la tua immaginazione, che preghi poco senza fervore, che le tue confessioni sono fatte senza dolore e senza l’intenzione di evitare poi le occasioni di peccato, e per questo cadi sempre nelle stesse mancanze. Che la messa la segui male e le comunioni le fai senza preparazione e con poche azioni di grazia. Che sei pigro ed hai paura dell’apostolato. Che qualche volta passi alcuni giorni senza leggere neanche una pagina della Bibbia… 

Ed Io ti ricorderò i Miei insegnamenti che porteranno una trasformazione totale nella tua vita. Ti dirò ancora: “ Dio umilia gli orgogliosi ma gli umili colma di grazie…”.” Se trascuri i piccoli doveri trascurerai anche quelli grandi. Di ogni parola dannosa che uscirà dalla vostra bocca dovrete renderne conto il giorno del giudizio. Beati quelli che ascoltano la Parola del Signore e la mettono in pratica “. 

Non ti vergognare, povera anima! Ci sono in cielo molti giusti e tanti santi di prim’ordine che hanno avuto gli stessi tuoi difetti. Ma pregarono con umiltà e poco a poco si sono liberati di essi. Perché “non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” e perché “ Dio non rifiuta mai un cuore umiliato e pentito. Il miglior dono per Dio è un cuore pentito”. 

E non esitare neanche nel chiedermi beni spirituali e materiali. Salute, memoria, simpatia, successo nel lavoro, negli studi e negli affari. Andare d’accordo con tutte le persone. Nuove idee per i tuoi affari, amicizie che ti siano utili, buon carattere, pazienza, allegria, generosità, amore per Dio, odio al peccato… Tutto questo posso darti e ti do, e desidero che tu Mi chieda, sempre e quando favorisca ed aiuti la tua santità e non si opponga ad essa. Ma in tutto devi sempre ripetere la mia preghiera nell’orto : “ Padre, non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi Tu”. Perché molte volte quel che chiede una persona non conviene alla sua salvezza, ed allora nostro Padre gli concede altri doni che gli faranno maggior bene. 

E per oggi? 

Che ti occorre? 

Cosa posso fare per il tuo bene? 

Se tu sapessi il desiderio che ho di favorirti. Ho dato da mangiare a cinquemila persone con solo cinque pani, perché ho visto che ne avevano bisogno. Ho calmato la tempesta quando gli apostoli mi svegliarono. Ho risuscitato la figlia di Giairo quando suo padre mi chiese di farlo. Anche tu dovrai ripetere col profeta : “ Chi si è rivolto al Signore e non è stato ascoltato?”. 

Hai adesso fra le mani qualche progetto? 

Raccontami nei dettagli. 

Cosa ti preoccupa? 

Cosa pensi di fare? 

Cosa vuoi? 

Come posso aiutarti? 

Magari ricordi sempre la frase del salmista : “ Quel che ci porta al successo non sono i nostri affanni. Quel che ci porta al successo è la benedizione di Dio: Raccomandati a Dio nelle tue preoccupazioni e vedrai realizzarsi i tuoi desideri”. Gli israeliti desideravano occupare la terra promessa. Mi supplicarono e lo concessi; David voleva vincere Golia, Mi pregò e l’ottenne; i miei apostoli volevano che aumentassi la loro fede, Mi chiesero questo favore e lo concessi con enorme generosità. E tu…cosa vuoi che ti conceda? La pace che deriva dal percorrere la strada giusta! 

Cosa posso fare per i tuoi amici? 

Cosa posso fare per i tuoi superiori, per le persone che vivono nella tua casa, nel tuo quartiere, che trovi nel tuo cammino, per le persone delle quali dovrai rendere conto il giorno del giudizio? 

Geremia pregò per la città di Gerusalemme e Dio la colmò di benedizioni, Daniele pregava per i suoi connazionali ed ottenne che diminuissero molte loro pene. 

E tu, cosa mi chiedi per i tuoi vicini di casa, per il tuo quartiere, per la tua regione, per la tua patria…? 

E per i tuoi genitori? 

Se sono già morti ricorda che “è una opera santa e buona pregare Dio per i morti, perché riposino dalle loro pene”. 

E se sono ancora viventi, cosa vuoi per loro? Più pazienza nelle loro pene, nei loro problemi di salute? Un carattere piacevole? 

Comprensione in famiglia? Le preghiere di un figlio non possono essere respinte da chi, a Nazareth, per trent’anni è stato esempio di amore filiale. 

C’è qualche familiare che ha bisogno di qualche favore? 

Prega per lui o per lei e Io farò della tua famiglia un tempio d’amore e conforto, e verserò a mani piene sui tuoi familiari le grazie e gli aiuti necessari per essere felici nel tempo e nell’eternità. 

E per Me? Vorrei stare sempre nell'orto dei Gezemani! 

Non desideri da Me grazia e amicizia? Magari! Non vorresti fare del bene al tuo prossimo, ai tuoi amici, a chi ami forse molto, ma che vivono lontani dalla religione o non la praticano nel modo giusto? 

Sono padrone dei cuori che, rispettando la loro libertà, porto dolcemente verso la santità e l’amore di Dio. Ma ho bisogno di persone che preghino per loro. Nel Vangelo ho lasciato questa promessa : “Il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glieli chiedono”. Chiedimi per i tuoi familiari quel buon Spirito, che si ricordino dell’eternità che li aspetta, di prepararsi un buon tesoro in cielo facendo in questa vita moltissime opere buone e pregando ininterrottamente. Lavorando per la salvezza della tua famiglia e degli altri non dimenticare mai la stupenda promessa del profeta : “coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre“. 

Sei forse triste o di malumore? 

Raccontami. Raccontami, anima sconsolata, le tue tristezze in ogni dettaglio. 

Chi ti ha ferito? 

Chi ha ferito il tuo amor proprio? 

Chi ti ha disprezzato? 

Dimmi se ti va male nel tuo lavoro e Io ti dirò le cause del tuo insuccesso. Non vorresti che Mi occupassi di qualcosa per te? 

Avvicinati al Mio Cuore che ha un balsamo efficace per tutte le ferite del tuo. Raccontami tutto e in breve mi dirai che, come Me, tutto perdoni e tutto dimentichi, perché “ le pene di questa vita non sono comparabili con l’immensa gioia che ci attende quale premio nell’eternità”. Senti l’indifferenza di persone che prima tu hanno voluto bene, ma che ora ti dimenticano e si allontanano da te senza motivo? Prega per loro. Il mio amico Giobbe pregò per quelli che con lui sono stati ingrati, e la bontà divina li perdonò, e li fece tornare alla sua amicizia. 

Vuoi raccontarmi qualche gioia? 

Perché non mi fai partecipe di essa, come buon amico? 

Raccontami quello che da ieri o dalla tua ultima visita a Me ha consolato e ha fatto sorridere il tuo cuore. Forse hai avuto gradevoli sorprese. 

Magari sono sparite certe angosce o paure per il futuro. 

Hai superato qualche ostacolo, oppure, sei uscito da qualche difficoltà impellente? 

Tutto questo è opera mia, Io ti ho procurato tutto questo. 

Quanto mi rallegrano i cuori grati che, come il lebbroso guarito, tornano per ringraziare, ma molto mi rattristano gli ingrati che, come i nove lebbrosi del Vangelo, non tornano per ringraziare per i benefici ricevuti. Ricorda che “chi ringrazia per un beneficio ottiene che gli si concedano degli altri”. Dimmi sempre un “grazie” con tutto il cuore. 

E poi… non hai qualche promessa da farmi? 

Già lo sai che leggo nel fondo del tuo cuore. Gli umani si ingannano facilmente. Dio no. Parlami allora con sincerità. Hai il fermo proposito di non esporti più a quella occasione di peccato? Di privarti di quel giornale, rivista, film, programma televisivo che danneggia la tua anima? Di non leggere quel libro che ha eccitato la tua immaginazione? Di non trattare quella persona che ha turbato la pace della tua anima? Di stare in silenzio quando senti che arriva la collera? Perché “ gli imprudenti dicono quello che sentono dentro di sé quando sono di malumore, ma i prudenti rimangono in silenzio quando sono di malumore, e sanno dissimulare le offese ricevute”. 

Vuoi fare il buon proposito di non parlare male di nessuno, anche quando credi che quel che dici è verità? Di non lamentarti perché è dura la vita? Di offrirmi le tue sofferenze in silenzio invece di andare in giro rinnegando le tue pene? Di lasciare ogni giorno un piccolo spazio per leggere qualche cosa che ti sia di profitto, specialmente la Bibbia? Così diranno anche di te: “ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica, sarà come una casa costruita sulla roccia, non crollerà”. 

Sarai ancora amabile con le persone che ti hanno trattato male? Avrai da ora in poi un volto allegro ed un sorriso amabile? Anche con quelli che non hanno molta simpatia per te? 

Ricorda le Mie Parole : “Se saluti solo quelli che ti amano, che merito ne hai? Anche i cattivi fanno così. Perdona e sarai perdonato. Un volto amabile rallegra i cuori degli altri”. 

E adesso ritorna alle tue occupazioni… 

Ma non dimenticare questi quindici minuti di gradevole conversazione che abbiamo avuto qui nella solitudine del santuario. Conserva più che puoi il silenzio, la modestia e la carità con il prossimo. 

Ama mia Madre, che è anche Madre tua. Ricorda che essere buon devoto della Vergine Maria è segno di sicura salvezza. 

CONSOLARE GESU’ 

Il fine di tutto il cammino della vita spirituale è giungere all’intimità profonda con Gesù e condividere con lui le gioie e i dolori che Egli prova. 

Gesù ha bisogno di consolatori, ma ne trova pochi. Consolare Gesù è il modo più raffinato di amarLo. Alla fine di tutto che cosa conta veramente? Non sono le grandi opere che posso fare, gli atti di eroismo che posso realizzare per tanti poveri bisognosi, ma consolare Gesù. 

E’ Lui il centro di tutta la vita della Chiesa. Quando amo Gesù e lo consolo, sono già in tutte le parti del mondo, sono già al letto dei morenti, nelle carceri, nei lebbrosari, a consolare i moribondi, ad alleviare le sofferenze del purgatorio. Perché se è vero che dove c’è uno che soffre là c’è Gesù, è anche altrettanto vero che consolare Gesù è già sconfiggere la tristezza del mondo. Vocazione questa molto difficile da capire e da vivere : occorre aver raggiunto un alto grado di santità. 

GESU’ AD ALEXANDRINA MARIA DA COSTA 

Non hai compassione di Me? Sono nei tabernacoli tutto solo. Tanto schernito, abbandonato e tanto offeso…Và a consolarmi ed a riparare: ripara tanto abbandono. Visitare i carcerati e consolarli è opera buona. Io sono carcerato per Amore. Io sono il carcerato dei carcerati. 

PREGHIERA 

Dolce Madre di Gesù, Tu sei la Prima Adoratrice di Lui e della Santissima Trinità. Tu sei la Madre dell’Adorazione, la Madre di tutte le anime adoratrici, la Madre mia…Sotto la Tua protezione metto la mia vita. Con immensa riconoscenza Ti ringrazio perché mi apri gli occhi per contemplare Colui che si immola sul Santo Altare e mi apre la via dell’Adorazione Eucaristica. Mi conduci sempre al cospetto del Tuo Figlio nel Tabernacolo. Custodisci l’anima mia e santifica la mia vocazione adoratrice, per la Gloria del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen


Preghiera all' Angelo consolatore

 Preghiera all'Angelo Consolatore di Gesù nell'Orto


Questa preghiera fu composta dal Servo di Dio p. Bernardino di Portogruaro O.F.M. Il venerando Padre, aggiungeva: "Questa devozione è molto utile nelle pene che il buon Dio ci manda. Chi ebbe la missione di consolare il Capo nella sua agonia, ha ricevuto pure il potere e la missione di consolare anche le membra nelle loro pene, ma soprattutto nell'agonia. Fatene la prova e vedrete che la devozione verso l'Angelo Consolatore di Gesù vi riuscirà immensamente vantaggiosa in tutta la vostra vita e nell'ora della vostra morte".

Io vi saluto, o Santo Angelo Consolatore del mio Gesù agonizzante, e lodo con voi la Ss.ma Trinità per avervi scelto, fra tutti, a consolare e fortificare Colui che è la consolazione e la forza di tutti gli afflitti. Vi supplico per questo onore che avete avuto e per l'obbedienza, l'umiltà e l'affetto con cui avete soccorso la Santa Umanità del mio Salvatore Gesù, che soccombeva per il dolore alla vista dei peccati del mondo, e in special modo dei miei: ottenetemi il perfetto dolore delle mie colpe; degnatevi di consolarmi nell’afflizione che ora mi opprime, e in tutte le altre che potranno sopravvenirmi in seguito, e particolarmente quando mi troverò nell'agonia. Amen.

3 Gloria per onorare le tre ore di agonia di nostro Signore Gesù Cristo

Dal diario suor Faustina kowalska

 «Mia diletta figlia, scrivi queste parole, che oggi il Mio Cuore ha riposato in questo convento. Parla al mondo della Mia Misericordia, del Mio amore. Le fiamme della Misericordia Mi bruciano, desidero riversarle sulle anime degli uomini. Oh, che dolore Mi procurano quando non vogliono accettarle! Figlia Mia, fa' quanto è in tuo potere per la diffusione del culto della Mia Misericordia, Io completerò quello che ti manca. Dì all'umanità sofferente che si stringa al Mio Cuore misericordioso e Io li colmerò di pace. Figlia Mia, di che sono l'amore e la Misericordia in persona. Quando un'anima si avvicina a Me con fiducia, la riempio di una tale quantità di grazia, che essa non può contenerla in sé e la irradia sulle altre anime. Le anime che diffondono il culto della Mia Misericordia, le proteggo per tutta la vita, come una tenera madre protegge il suo bimbo ancora lattante e nell'ora della morte non sarò per loro Giudice, ma Salvatore misericordioso. In quell'ultima ora, l'anima non ha nulla in sua difesa, all'infuori della Mia Misericordia. Felice l'anima che durante la vita si è immersa nella sorgente della Misericordia, poiché la giustizia non la raggiungerà. Scrivi: tutto ciò che esiste è racchiuso nelle viscere della Mia Misericordia più profondamente di un bimbo nel grembo materno. Quanto dolorosamente mi ferisce la diffidenza verso la Mia bontà! I peccati di sfiducia sono quelli che mi feriscono nella maniera più dolorosa».


Consolare Gesù

 Il fine di tutto il cammino della vita spirituale è giungere all’intimità profonda con Gesù e condividere con lui le gioie e i dolori che Egli prova.

Gesù ha bisogno di consolatori, ma ne trova pochi. Consolare Gesù è il modo più raffinato di amarLo. Alla fine di tutto che cosa conta veramente? Non sono le grandi opere che posso fare, gli atti di eroismo che posso realizzare per tanti poveri bisognosi, ma consolare Gesù.

E’ Lui il centro di tutta la vita della Chiesa. Quando amo Gesù e lo consolo, sono già in tutte le parti del mondo, sono già al letto dei morenti, nelle carceri, nei lebbrosari, a consolare i moribondi, ad alleviare le sofferenze del purgatorio. Perché se è vero che dove c’è uno che soffre là c’è Gesù, è anche altrettanto vero che consolare Gesù è già sconfiggere la tristezza del mondo. Vocazione questa molto difficile da capire e da vivere : occorre aver raggiunto un alto grado di santità.

 


GESU’ AD ALEXANDRINA MARIA DA COSTA

Non hai compassione di Me? Sono nei tabernacoli tutto solo. Tanto schernito, abbandonato e tanto offeso…Và a consolarmi ed a riparare: ripara tanto abbandono. Visitare i carcerati e consolarli è opera buona. Io sono carcerato per Amore. Io sono il carcerato dei carcerati.

PREGHIERA

Dolce Madre di Gesù, Tu sei la Prima Adoratrice di Lui e della Santissima Trinità. Tu sei la Madre dell’Adorazione, la Madre di tutte le anime adoratrici, la Madre mia…Sotto la Tua protezione metto la mia vita. Con immensa riconoscenza Ti ringrazio perché mi apri gli occhi per contemplare Colui che si immola sul Santo Altare e mi apre la via dell’Adorazione Eucaristica. Mi conduci sempre al cospetto del Tuo Figlio nel Tabernacolo. Custodisci l’anima mia e santifica la mia vocazione adoratrice, per la Gloria del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen



giovedì 17 ottobre 2013

Sette dolori e gioie di San Giuseppe

 LA GRANDE PROMESSA DI SAN GIUSEPPE

Fra Giovanni da Fano (1469-1539) descrisse un’apparizione di San Giuseppe a due giovani frati, dalla quale nacque nella Chiesa la devozione dei “Sette dolori e gioie di San Giuseppe”, indulgenziata da grandi Pontefici quali Pio VII, Gregorio XVI e Pio IX.

Ecco quanto egli riferì: “Mi narrò un frate minore dell’Osservanza, degno di fede, che, es-sendo due frati del detto Ordine in una nave che andava in Fiandra, con circa trecento persone, ebbe per otto giorni grandissima tempesta.
Uno di quei frati era predicatore e devotissimo di San Giuseppe, al quale con tutto il cuore si raccomandava.
La nave si sommerse con tutti quegli uomini e il frate, con il suo compagno, si trovarono nel mare sopra una tavola, sempre raccomandandosi con grandissima fede a San Giuseppe.
Il terzo giorno apparve in mezzo alla tavola un bellissimo giovane che, con la faccia allegra, salutandoli, disse: "Dio vi aiuta, non dubitate!".
Detto questo, tutti e tre con la tavola si trovarono a terra.
Allora i frati, inginocchiati, con molta devozione ringraziarono il giovane, poi il predicatore disse: "O nobilissimo giovane, Vi prego per amor di Dio che mi diciate chi Voi siete!".
E Lui rispose: "Io sono San Giuseppe, degnissimo Sposo della beatissima Madre di Dio, al quale tanto vi siete raccomandati. E per questo, dal benignissimo Signore sono stato mandato a liberarvi. E sappiate che se questo non era, voi sareste annegati insieme con gli altri. Ho im-petrato dalla divina clemenza infinita che qualunque persona dirà ogni giorno, tutto un anno, sette Padre Nostro e sette Ave Maria a riverenza dei sette dolori che io ebbi nel mondo ottenga da Dio ogni grazia, purché sia giusta” (ossia conveniente, conforme al proprio bene spiri-tuale).


SETTE DOLORI E GIOIE DI SAN GIUSEPPE
Da recitarsi tutti i giorni, per un anno intero, per ottenere grazie

1. Sposo purissimo di Maria Santissima, 
grandi furono le angosce del tuo cuore, 
agitato dal timore
di dover abbandonare la tua amatissima Sposa, 
perché divenuta Madre di Dio; 
ma ineffabile fu anche la gioia che provasti, 
quando l’Angelo ti rivelò il grande mistero dell’Incarnazione. 
Per questo tuo dolore e per questa tua gioia,
ti preghiamo di soccorrerci ora
con la grazia di una buona vita 
e, un giorno, con il conforto di una santa morte, 
somigliante alla tua, accanto a Gesù e a Maria.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

2. Felicissimo Patriarca, 
che fosti elevato all’eccelsa dignità
di Padre verginale del Verbo incarnato, 
il dolore che provasti nel veder nascere il Bambino Gesù 
in tanta povertà ed indifferenza della gente 
si cambiò subito in gioia, 
all’udire il canto degli Angeli 
e all’assistere all’omaggio
reso al Bambino dai pastori e dai Magi. 
Per questo tuo dolore e per questa tua gioia,
ti supplichiamo d’ottenerci
che, dopo il cammino di questa vita terrena, 
possiamo godere eternamente
degli splendori della gloria celeste. 
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

3. Glorioso San Giuseppe, 
il Sangue che il Bambino Gesù
sparse nella Circoncisione
ti trafisse il Cuore, 
ma ti consolò il tuo compito di Padre
d’imporre al Bambino il nome di Gesù. 
Per questo tuo dolore e per questa tua gioia 
ottienici che, purificati da ogni peccato, 
possiamo vivere col nome di Gesù
sulle labbra e nel cuore. 
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

4. Fedelissimo San Giuseppe, 
che fosti partecipe dei misteri della Redenzione, 
se la profezia di Simeone
su ciò che Gesù e Maria avrebbero dovuto patire 
trafisse anche il tuo Cuore, 
ti consolò però la certezza
che molte anime si sarebbero salvate 
per la Passione e Morte di Gesù. 
Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, 
ottienici che anche noi
possiamo essere nel numero degli eletti. 
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

5. Sollecito Custode del Figlio di Dio, 
quanto soffristi nel dover portare in salvo
dal re Erode il Figlio dell’Altissimo!
Ma quanto gioisti, avendo sempre con te il tuo Dio,
insieme a Maria, tua amatissima Sposa! 
Per questo tuo dolore e per questa tua gioia, 
impetraci che, allontanando da noi
ogni occasione di peccato, 
possiamo vivere santamente, 
nel servizio del Signore e per il bene del prossimo. 
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

6. Angelo protettore della Santa Famiglia,
che ai tuoi cenni ammirasti soggetto il Re del Cielo, 
se la tua gioia nel ricondurla dall’Egitto
si turbò per timore di Archelao, 
avvertito dall’Angelo,
con Gesù e Maria dimorasti a Nazareth
in piena letizia fino alla fine della tua vita terrena. 
Per questo tuo dolore e per questa tua gioia,
ottienici che, liberati da ogni ansia, 
possiamo vivere serenamente 
e giungere un giorno ad una santa morte,
assistiti da Gesù e Maria.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.

7. Giuseppe santissimo, 
tu che smarristi senza tua colpa il fanciullo Gesù, 
con ansia e dolore lo cercasti per tre giorni, 
finché con somma gioia
lo ritrovasti nel Tempio fra i dottori. 
Per questo tuo dolore e per questa tua gioia,
ti supplichiamo che non ci avvenga mai di perdere Gesù
a causa dei nostri peccati; 
ma, se per disgrazia lo perdessimo, 
ottienici di ricercarlo prontamente, 
per goderlo in Cielo, dove in eterno
canteremo con Te e la divina Madre 
la sua divina Misericordia.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.


lunedì 30 settembre 2013

ATTO CONSACRAZIONE A SAN MICHELE

ATTO DI CONSACRAZIONE A SAN MICHELE ARCANGELO

image023 S. Michele ArcangeloPrincipe nobilissimo delle angeliche Gerarchie, valoroso guerriero dell’Altissimo amatore zelante della gloria del Signore, terrore degli angeli ribelli, amore e delizia di tutti gli Angeli giusti, mio dilettissimo Arcangelo S. Michele, desiderando io di essere nel numero dei tuoi devoti e dei tuoi servi, a Te oggi per tale mi offro, mi dono e mi consacro. Pongo me stesso, la mia famiglia e quanto a me appartiene sotto la tua potentissima protezione.

E’ piccola l’offerta della mia servitu’, essendo io un miserabile peccatore, ma Tu gradisci l’affetto del mio cuore. Ricordati che se da oggi avanti sono sotto il tuo Patrocinio, Tu devi in tutta la mia vita assistermi, procurarmi il perdono dei miei e molti gravi peccati, la grazia di amare di cuore il mio Dio, il mio caro salvatore Gesu’ e la mia dolce Madre Maria, ed impetrarmi quegli aiuti che mi sono necessari per arrivare alla corona della gloria.

Difendimi sempre dai nemici dell’anima mia specialmente nel punto estremo della mia vita.

Vieni, allora, o Principe gloriosissimo ed assistimi nell’ultima lotta e con la tua arma potente respingi lontano da me, negli abissi d’inferno, quell’angelo prevaricatore e superbo che prostrasti un di’ nel combattimento in Cielo. Amen

S. Michele Arcangelo, difendici nella lotta affinche’ non periamo nell’estremo giudizio.

mercoledì 18 settembre 2013

Devozioni delle tre Ave Maria

 Devozione delle tre Ave Maria

Λ Devozione delle tre Ave Maria

Pratica della “Devozione delle Tre Ave Maria”
(da recitare ogni giorno, possibilmente mattina e sera) 

O Maria, Madre di Gesù e Madre mia, difendimi dalle insidie del maligno in vita e particolarmente nell’ora della morte : 

- per il Potere che ti ha concesso l’Eterno Padre. Ave, Maria... 

- per la Sapienza che ti ha concesso il Divin Figlio. Ave, Maria... 

- per l’Amore che ti ha concesso lo Spirito Santo. Ave, Maria... 

Propagate questa devozione perché “Chi salva un’anima, ha assicurato la propria” (S. Agostino).